Il Protocollo ITACA, nelle sue diverse declinazioni, è uno strumento di valutazione del livello di sostenibilità energetica e ambientale degli edifici ed a scala urbana. Tra i più diffusi sistemi di valutazione, il Protocollo permette di verificare le prestazioni di un edificio in riferimento non solo ai consumi e all’efficienza energetica, ma prendendo anche in considerazione il suo impatto sull’ambiente e sulla salute dell’uomo, favorendo così la realizzazione di edifici sempre più innovativi, a energia zero, a ridotti consumi di acqua, nonché materiali che nella loro produzione comportino bassi consumi energetici e nello stesso tempo garantiscano un elevato comfort. Il Protocollo garantisce inoltre l’oggettività della valutazione attraverso l’impiego di indicatori e metodi di verifica conformi alle norme tecniche e leggi nazionali di riferimento.
La versione a scala urbana consente la verifica dei principali aspetti ambientali e sociali legati all'urbanizzazione di un'area più estesa rispetto al solo edificio ed alle sue pertinenze. Gli ambiti di applicazione per cui è stato pensato sono a scale variabili (isolato, comparto, quartiere) e includono la valutazione di progetti (masterplan) o di piani urbanistici da applicare sia in fase di progetto che di monitoraggio; si tratta di uno strumento che potrebbe rappresentare un utile aiuto per tutti i processi di pianificazione e rigenerazione urbana. La versione più aggiornata attualmente a disposizione è un Protocollo a Scala urbano Sintetico approvato nel corso del 2024.
Il Protocollo ha diverse finalità in relazione al suo differente uso: è uno strumento a supporto della progettazione per i professionisti, di controllo e indirizzo per la pubblica amministrazione, di supporto alla scelta per il consumatore, di valorizzazione di un investimento per gli operatori finanziari.
Il Protocollo ITACA, nasce nei primi anni 2000 dall’esigenza delle Regioni di dotarsi di strumenti validi per supportare politiche territoriali di promozione della sostenibilità ambientale nel settore delle costruzioni, è stato realizzato da ITACA (Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale - Associazione nazionale delle Regioni e delle Province autonome), nell’ambito del Gruppo di lavoro interregionale per l’Edilizia Sostenibile istituito nel dicembre 2001, con il supporto tecnico di iiSBE Italia (international initiative for a Sustainable Built Environment Italia) e ITC-CNR, ed approvato il 15 gennaio 2004 dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. In seguito, il Protocollo è stato adottato da numerose Regioni e amministrazioni comunali in diverse iniziative volte a promuovere e ad incentivare l’edilizia sostenibile attraverso: leggi regionali, regolamenti edilizi, gare d’appalto, piani urbanistici, ecc.
Il Protocollo è derivato dal modello di valutazione internazionale SBTool, sviluppato nell’ambito del processo di ricerca Green Building Challenge, e contestualizzato al territorio italiano in relazione alla normativa di riferimento ed ai propri caratteri ambientali.
I principi su cui si basa lo strumento sono:
Nell’ambito della collaborazione tra ITACA e UNI, al fine di evolvere i diversi protocolli a norme tecniche nazionali di riferimento, è stata realizzata la Prassi di Riferimento UNI/PdR 13:2015, che ha sostituito il Protocollo ITACA relativo agli Edifici Residenziali. La prassi di riferimento, documento che introduce prescrizioni tecniche a supporto della normazione e del mercato, rientra fra i “prodotti della normazione europea”, come definiti all’art.2, punto 2) del Regolamento UE n.1025/2012.
L'attuale versione del Protocollo ITACA è la Prassi di Riferimento UNI/PdR 13:2019 aggiornamento 2023
L'attuale versione del Protocollo ITACA a Scala Urbana è la versione sintetica del 2024 disponibile al link seguente: Protocollo ITACA a scala urbana SINTETICO - Metodologia e strumento di verifica - VERSIONE 2.03 - Revisione ottobre 2023
Dal 9 luglio 2019 la Prassi di riferimento 13/2019 sostituisce la PDR 13/2015 e il Protocollo Edifici Non Residenziali che quindi non sono più validi per progetti che iniziano il loro iter dopo la data indicata. Dal 5 ottobre 2023 la Prassi di riferimento 13/2019 è stata aggiornata.
La Prassi è scaricabile gratuitamente, previa registrazione, ai seguenti link:
UNI/PdR 13.2:2019
Sostenibilità ambientale nelle costruzioni - Strumenti operativi per la valutazione della sostenibilità - Edifici non residenziali
UNI/PdR 13.1:2019
Sostenibilità ambientale nelle costruzioni - Strumenti operativi per la valutazione della sostenibilità - Edifici residenziali
UNI/PdR 13.0:2019
Sostenibilità ambientale nelle costruzioni - Strumenti operativi per la valutazione della sostenibilità - Inquadramento generale e principi metodologici